lunedì 13 febbraio 2017

Arriva il crepuscolo


Come inaugurare al meglio il blog appena nato se non con un sano spot pubblicitario?

E allora mettetevi comodi, ma non troppo: non durerà che un momento.



E' disponibile ora, in ogni libreria digitale, il racconto lungo Arriva il crepuscolo di Anna D'Alessio. Pubblicato da Delos Digital, lo potete acquistare al modico prezzo di un caffè (o forse due? Quanto costano i caffè da voi?). Immergetevi in questa avventura raccapricciante, sospesa tra reminiscenze medioevali e tinte orrifiche. 
Ok, non mi guardate male, per mestiere vorrei fare la scrittrice, non la pubblicitaria.

Ma, in soldoni, mi si chiederà, di cosa parla questo Arriva il crepuscolo?

Ebbene, tutto ha inizio da una sconfitta su un campo di battaglia. Dei soldati franchi cercano rifugio in una foresta che si accoccola lungo il basso corso del Reno. Ma non si tratta in una foresta qualunque. Perché parliamo di una torbiera, piena di pozze stagnanti e acquitrini. E di creature in agguato, non dimentichiamocelo, a volte in carne e ossa, e a volte solo in ossa.


Forse non si dovrebbe fare: non si dovrebbero rivelare, almeno non dettagliatamente, le ispirazioni da cui traggono vita le storie, perché uno dei giochi più divertenti che il lettore ingaggia quando si avvicina a un testo dovrebbe essere proprio quello di identificare spunti e collegamenti da solo. Ma, almeno in questo caso, concedetemi di tediarvi con simili dettagli e svelarvi parte delle scintille che hanno dato vita al racconto. Tanto per chiacchierare un po'.

L'idea della torbiera prende respiro da un luogo reale: non solo quello in cui usavo passeggiare d'inverno sulle sponde del Saale, solo qualche anno fa, ma soprattutto dal bosco di Myasnoy bor, un luogo situato da qualche parte in Ucraina, in cui durante la seconda guerra mondiale molti soldati delle truppe tedesche, russe e spagnole sono morti cercando di accaparrarsene la posizione. Aggiungiamoci anche che molti corpi sono ancora li, senza sepoltura, e che molti studiosi puntualmente si recano sul posto a disseppellire mine, resti umani e oggetti d'uso quotidiano, almeno per i soldati. E, accenniamo infine al fatto che alcuni di coloro che, a causa di questi scavi, si sono ritrovati a passare la notte nel famoso boschetto, sono tornati a casa con storie bizzarre, per non dire inquietanti.
Ma del bosco in questione, magari, ne riparleremo in dettaglio più in là, a nostro agio. 

La foresta di Myasnoy bor non è l'unico spunto da cui la storia della torbiera parte. Ci sono anche altri avvenimenti, riportati fedelmente dallo storico Procopio di Cesarea, personaggio a cui io sono particolarmente grata e affezionata, visto che il suo racconto delle guerre dell'impero bizantino contro tutti i più potenti imperi e regni del nostro VI secolo è la principale fonte d'ispirazione di molti dei miei lavori, se non tutti. Nelle sue guerre, Procopio registra quale testimone oculare o come attento annotatore del racconto di terze persone, una serie di fatti estremamente interessanti non solo dal punto di vista politico o militare. Come, ad esempio, la storia delle due sorelle che compaiono nel mio racconto.
Ma non voglio aggiungere altro. Non vorrei guastare la sorpresa.

Quindi, se vi incuriosiscono i racconti storici alto medievali dalle tinte horror, o i racconti horror dalle tinte alto medievali, che poi, pur non essendo la stessa cosa, sempre della stessa storia parliamo, correte a leggere Arriva il crepuscolo, e fatemi sapere cosa ne pensate.





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